L’ex chiesa di Sant'Antonio, nel comune di Campagnatico, risale al dodicesimo secolo. Intorno agli anni 1860-70, l’Accademia dei Perseveranti di Campagnatico inizio la costruzione del teatro utilizzando la chiesa che nel frattempo era stata sconsacrata. I lavori ebbero lunga durata e soltanto nel 1883 il teatro fu inaugurato.
Durante la prima guerra mondiale, con l’interruzione dell’attività teatrale, l'edificio venne adibito a deposito del grano, causando così il deterioramento delle strutture; nel 1948 furono eseguiti lavori di restauro per opera di Silvio Rossi, erede della famiglia che promosse la costruzione del teatro originario. Negli anni 1956-’57, furono demolite le strutture teatrali e il locale, passato in possesso dell'amministrazione comunale, fu adibito a sala per feste e riunioni di interesse collettivo. L’edificio conserva la facciata romanica a conci di pietra a vista con la parte inferiore scandita da tre a tutto sesto con portale al centro architravato. Essa ha tuttavia subito alcune trasformazioni, quali l'apertura di due porte ai lati del portale centrale e della finestra soprastante in luogo dell’originario rosone.
L’interno ad aula ha tre campate coperta a travi di legno, presenta il vano absidale coperta da una volta a botte. L’edificio conserva una serie di affreschi frammentari, scoperti nel 1987, e restaurati recentemente in cui si riconoscono figure di Santi, fra cui Sant’Antonio. Le opere sono riferibili ad un pittore di scuola senese e databili tra la fine del XIV secolo e gli inizi del quindicesimo secolo.