Idee per una giornata tra ville storiche e sapori semplici
Dal mare al liberty, tutte le anime di Viareggio
Ilaria Giannini
by Ilaria Giannini /it/autori/ilaria-giannini/

Non solo Carnevale, spiagge e vita notturna, Viareggio è molto, tanto di più: è un parco naturale affacciato sul mare, una villa ottocentesca che all'epoca fu una piccola Versailles, è il pesce povero (ma non nel gusto) messo in tavola secondo la tradizione più autentica e sana.

Le dune della Lecciona sono in fiore
Le dune della Lecciona sono in fiore

Il viaggio inizia da Villa Borbone, la splendida dimora ottocentesca voluta da quella che allora era la signora di Lucca, Maria Luisa di Borbone, che amava profondamente Viareggio e sognava di costruirci una vera e propria reggia. Qui visse anche l'ultima imperatrice d'Austria, Zita Borbone, che era nata proprio in Versilia, vicino Camaiore. Oggi la villa con il suo parco sterminato di lecci, tigli e pini è un'oasi di verde e bellezza.

Il roseto e la cappella di Villa Borbone
Il roseto e la cappella di Villa Borbone

Ma Viareggio ha anche un lato decisamente selvaggio, con il Parco naturale di Migliarino San Rossore che si estende dal Viale dei Tigli al mare con una macchia lucchese fittissima e intricata, che culmina nelle dune della spiaggia della Lecciona, dove viene coltivato un delizioso miele biologico.

Passeggiando nel Parco naturale di Migliarino San Rossore
Passeggiando nel Parco naturale di Migliarino San Rossore

I sapori del territorio sono protagonisti del tour. Qui si impara a sfilettare e cucinare il pesce povero della tradizione: sugarelli, tracine, torpedini e gallinelle pescate la mattina stessa e messe in tavola secondo ricette semplici e gustose.

A lezione dallo chef: come si cucina la torpedine.
A lezione dallo chef: come si cucina la torpedine.

Se invece non siete tipi da mani in pasta, Viareggio vi riserva un tour unico tra i gioielli del Liberty, da Villa Tina al Grand Hotel Royal, costruiti negli anni Dieci tra la pineta e la Passeggiata al mare, con splendidi motivi floreali, visioni ispirate a Klimt e le immancabili ceramiche Chini, realizzate a Borgo San Lorenzo.