Bolgheri bianco: Trebbiano toscano (10-70%), Vermentino (10-70%), Sauvignon (10-70%). Se la presenza del Vermentino o del Sauvignon raggiunge l’85%, sull’etichetta accanto al nome Bolgheri può apparire il nome del vitigno.
Bolgheri rosso, rosato e rosso Superiore: Cabernet Sauvignon (10-80%), Merlot (fino al 70%), Sangiovese (fino al 70%), altri vitigni a bacca rossa (fino al 30%). La tipologia rosso Superiore deve essere sottoposta a un periodo di invecchiamento di almeno due anni a decorrere dal 1º gennaio successivo all’annata di vendemmia di cui almeno uno in botti di rovere e almeno sei mesi di affinamento in bottiglia.
Bolgheri Vin Santo Occhio di Pernice: Sangiovese (50-70%), Malvasia nera (30-50%), altri vitigni a bacca rossa fino al 30%.
Bolgheri Sassicaia: Cabernet Sauvignon (dall’80% al 100%) e altri eventuali vitigni a bacca rossa fino al 20%.
Resa per ettaro: 100 quintali per i bianchi, 90 per gli altri. Per la tipologia Superiore la resa non può superare 80 quintali per ettaro, per il Bolgheri Sassicaia i 60.
Bianco, Vermentino, Sauvignon: colore giallo paglierino; profumo fine, delicato; sapore secco, armonico, sapido; gradazione minima 10,5º.
Rosato: colore rosato; profumo vinoso, delicato; sapore asciutto, armonico; 11,5º.
Vin Santo Occhio di Pernice: colore da rosa intenso a rosa pallido; profumo intenso; sapore dolce, morbido, vellutato e rotondo; minimo 16º.
Rosso: colore da rosso rubino a granato; profumo intensamente vinoso; sapore asciutto, armonico; 11,5º (12,5º per il rosso Superiore).
Bolgheri Sassicaia: colore rosso rubino intenso o granato; profumo
vinoso, ricco ed elegante; sapore asciutto, pieno, robusto e armonico,
con buona ed elegante struttura; 12º.
Bianchi e rosato sono vini da bersi giovani abbinati a minestre, pesce e sformati. Il Sauvignon è indicato per piatti di pesce più importanti. Il rosso va bene a tutto pasto e con carni bianche e rosse, ma si esalta con una bistecca alla fiorentina. Il Vin Santo è da fine pasto e da pasticceria, mentre il Sassicaia va accoppiato con arrosti impegnativi e con la selvaggina, a partire dal cinghiale per continuare col piccione, magari cotto al sangue.